Quando si dice “l’apparenza inganna” o “l’abito non fa il monaco” il tema è l’onestà umana, non quella dell’abbigliamento.
Infatti, non c’è dubbio che è proprio dal saio che si riconosce il frate; che poi lo sia davvero è un altro paio di maniche!
Il potere comunicativo del camice bianco di chi lavora nell’ambito della salute e del benessere, tipo medici, farmacisti, erboristi, fisioterapisti ed estetiste, è immediato: trasmette il senso della pulizia e della cura.
I chirurghi invece portano la divisa verde, colore complementare al rosso del sangue, per calmare lo stress visivo mentre operano.
I meccanici si riconoscono da tute da lavoro, a volte a salopette, in tessuto resistente e toni scuri così da sopportare meglio lavaggi ad alte temperature per togliere a macchie importanti.
I rappers prediligono felpe con il cappuccio calato in testa e scarpe ginniche, forse per affrontare in comodo isolamento la difficoltà di passare dallo status di adolenscente arrabbiato a quello di adulto.
Insomma l’abito rivela molto di una persona, della sua estrazione sociale e culturale, a volte anche del suo ruolo professionale, e perfino della sua condizione emotiva.
Esserne consapevoli è fondamentale per SHESIDE, perchè permette di allineare la propria parte interna, ed interiore, con quella esterna, di essere cioè autentiche nella propria unicità, e credibili, arrivando ad essere disinvolte, sicure e appagate.
Usare l’abbigliamento, in quanto strumento di comunicazione sincera e immediata, per conoscersi, o farsi conoscere, è un modo piacevole per liberare e scoprire lati della propria personalità ancora ignoti, che potrebbero essere complementari a quelli già manifesti.